Qual è la migliore soluzione tra un’analizzatore discreto ed un sistema a flusso continuo segmentato.

Considerata l’ampia disponibilità di entrambe le tecniche analitiche, scegliere quale sia la miglior tecnica è una valutazione che molti responsabili di laboratorio devono affrontare.
Molti fattori devono essere tenuti in considerazione durante la valutazione delle due soluzioni:

  • Carico di lavoro, campioni per ora, giorno
  • Quanti parametri devono essere determinati
  • Quali metodi devono essere applicati
  • Spazio e utenze del laboratorio
  • Disponibilità di personale qualificato
  • E molti altri

Entrambe le soluzioni garantiscono una veloce ed automatizzata determinazione colorimetrica di campioni di matrice differente quindi la risposta dipende fortemente dalle necessità presenti e future del laboratorio.
L’analizzatore discreto utilizza vial e cuvette per l’esecuzione della reazione colorimetrica, al contrario l’analizzatore a flusso continuo nel flusso di reagenti viene immesso il campione e tale miscela è contenuta all’interno del circuito che compone il modulo analitico.

In termini più generali gli analizzatori discreti posso essere considerati ideali quando l’automazione è ritenuta una priorità e quando è necessaria la determinazione di un’ampia varietà di parametri su molti campioni.
Gli analizzatori a flusso continuo sono idealiove sia necessario determinare un numero più contenuto di parametri su una grande quantità di campioni, in ogni caso entrambe le soluzioni sono flessibili ed è importante che la selezione venga eseguita dopo aver consultato personale esperto e preparato al fine di individuare la configurazione ottimale per le proprie esigenze.
Considerare le esigenze presenti e le possibili esigenze future è un importante fattore da tenere in considerazione.

Analizzatori a flusso continuo

La tecnologia, basata sull’esperienza e la sperimentazione eseguita nei decenni da Technicon/ Bran+Luebbe AutoAnalyzer, garantisce che oggi gli analizzatori a flusso continuo segmentato permettano di eseguire analisi velocemente e accuratamente su di un numero enorme di campioni; l’analizzatore SEAL QuAAtro, per esempio, è in grado di eseguire fino a 600 campioni/ora.

Gli analizzatori a flusso continuo segmentato sono altamente automatizzati ed una volta configurata la sequenza analitica, caricati i reagenti ed i campioni l’analisi viene eseguita senza necessità dell’intervento di un operatore.
Un analizzatore a flusso continuo segmentato è, fondamentalmente, composto da un’autocampionatore, una pompa peristaltica, un modulo chimico, un detector ed un software di acquisizione dati.
Campione e reagenti vengono pompati in continuo nel circuito del modulo chimico dove vengono iniettate, a cadenza controllata, bolle d’aria così facendo si formano sezioni di reazione unichegarantendo la miscelazione di reagente e campione ed evitando la diffusione del campione. Il flusso continuo garantisce che la reazione, anche se di lunga durata, sia nella fase di stabilità quando l’assorbanza viene determinata nel detector.
Gli analizzatori a flusso continuo segmentato sono stati sviluppati per l’esecuzione di pochi parametri in un gran numero di campioni e vengono oggi
utilizzati per la determinazione dei nutrienti in acqua, in estratti del tabacco, in campioni di suolo e fertilizzanti nei laboratori di tutto il mondo.
Tale tecnologia garantisce la massima sensibilità assicurando che la reazione avvenga in maniera completa e ripetibile e che la quantificazione avvenga in maniera riproducibile e sensibile da un fotometro digitale con un sistema di riferimento in tempo reale.


Analizzatore discreto

Al fine di minimizzare l’esecuzione di operazioni manuali la maggior parte degli analizzatori discreti sono altamente automatizzati e semplici da gestire e utilizzare.

Il campione ed i reagenti vengono miscelati per mezzo di un braccio robotizzato, mosso da un motore passo-passo, che unitamente ad una sistema automatico di campionamento a siringa eseguono la manipolazione necessaria, aspirazione e dispensazione, miscelazione dei reagenti. Per esempio gli analizzatori discreti SEAL permettono di eseguire fino a sette determinazioni su di un’unica quota di campione e altre sette determinazioni durante la sequenza analitica seguente.
Tali strumenti possono essere equipaggiati con tre  stazioni di lavaggio separate che minimizzano la contaminazione incrociata, questa caratteristica permette di eseguire la determinazione sequenziale dell’ammoniaca (metodo fenato), di nitrati (riduzione con cadmio) e fenoli durante la stessa sequenza senza problemi
Gli analizzatori SEAL possono eseguire la diluizione di campioni autonomamente al fine di preparare standard di calibrazione, campioni di verifica e diluire campioni che sono fuori range, l’analisi dei campioni diluiti vengono automaticamente confermati da campioni QC di controllo.
La riproducibilità ed i limiti di rilevabilità possono essere ottimizzati permettendo che la determinazione avvenga nella stessa cella di misura con passo ottico da 10 mm. Al contrario dei sistemi con determinazione diretta nella cuvetta di reazione i campioni vengono sempre determinati nella stessa posizione di fronte al detector assicurando che non vi sia l’interferenza dovuta alla variabilità o al danneggiamento delle cuvette, dove viene eseguita la reazione.
Inoltre considerato il fatto che è il campione a venire movimentato e non le cuvette viene massimizzata l’affidabilità della strumentazione.
Gli analizzatori discreti garantiscono la riduzione dei consumi di reagente, indicativamente da 20 a 400 uL di reagente, minimizzando i costi per campione ed i rifiuti.

Credits: www.seal-us.com